Il ritorno di Manolo. Duttilità, punizioni, fiuto del gol: vice-Quagliarella o titolare?

La notizia era nell'aria, ora è diventata ufficiale: la Sampdoria riporta Manolo Gabbiadini in Italia, più precisamente nella città dove è calcisticamente "esploso". 

Il "ragazzo che non sorride mai" iniziò la sua carriera nelle giovanili dell'Atalanta, società a livello giovanile pluripremiata e prestigiosa, per poi girarlo al Cittadella in prestito. Per lui a Padova 27 presenze, 5 gol e primi colpi da fuoriclasse: gli orobici decidono di riportarlo a casa la stagione successiva, ma un unico gol in 23 presenze non convince la dirigenza per la riconferma, ma la Juventus intravide il potenziale e lo acquisto', girandolo subito in prestito al Bologna, dove sigla 5 gol in 30 presenze. Nel 2013 il trasferimento che svolta la sua carriera: la Sampdoria lo acquista in comproprietà. Qui diventa un giocatore importantissimo, e il secondo anno dopo 13 partite a gennaio è già a 7 gol, suscitando l'interesse del Napoli che lo compra. Qui sotto l'ombra del Vesuvio 79 presenze e 25 gol (9 delle quali tra Champions e Coppa Italia però), lo consideriamo un superbottino, tenendo conto che il suo impiego non è mai stato costante e subentrando spesso dalla panchina ha comunque lasciato il segno. Arrivano le sirene inglesi del Southampton e a gennaio 2017 lui accetta. In due anni complessivi ha raccolto 10 gol in 51 presenze, ma effettivamente non si è mai ambientato. Ora il ritorno in Italia, in una società ambiziosa e allo stesso tempo senza eccessive pressioni, l'ideale per un talento spesso sopraffatto dai "passi più lunghi della gamba".

Gabbiadini nasce come prima punta, ma si può adattare anche come seconda punta o esterno offensivo, con un piede delicato e sempre pericoloso nei calci da fermo. Arriva alla corte di Giampaolo per cercare continuità, ma sarà almeno inizialmente dura: Caprari in grande spolvero ultimamente, Defrel inceppato che però ad inizio campionato mise in luce sprazzi di bomber vero, e l'intramontabile, intoccabile Quagliarella nel ruolo di prima punta. Quindi il nostro consiglio è di andarci piano, ma potrebbe essere con Muriel l'attaccante più appetibile del mercato di riparazione, confidiamo in una rinascita nella Sampdoria, non faticherà ad ambientarsi!

 


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