Partite rinviate in blocco: cosa è più giusto fare in questi casi con la giornata?


Il tema dell’ultima settimana ha riguardato purtroppo il caso delle partite rinviate per la tragica e prematura scomparsa del capitano della Fiorentina, Davide Astori. Molte fantaleghe non sono riuscite a trovare un accordo univoco e capace di accontentare tutti i partecipanti in quanto, con tre gare già giocate il sabato precedente,  ci sono state squadre avvantaggiate per aver accumulato i bonus sufficienti a vincere lo scontro diretto senza che l’avversario abbia più di tanto potuto contrastare il rivale in assenza di calcio giocato. Se vogliamo dirla tutta, la sensazione di una sconfitta quasi a tavolino la si è avvertita in gran parte di voi.

 

Come trovare un punto di equilibrio nella propria lega
 

Partiamo dal presupposto che molti tornei si affidano in maniera pedissequa alla propria redazione e dunque tutto quello che viene stabilito nel singolo caso è legge, a meno che non ci sia un comunicato che deroghi in maniera speciale una situazione di particolare entità.

La soluzione che molti auspicano è quella di annullare anche le gare già disputate per par condicio, ovvero considerare il 6 politico per tutti indistintamente e non creare uno squilibrio tra chi ha potuto giocare alcune delle sue cartucce settimanali e chi no. Ovviamente non è che sia automatico che i giocatori impiegati siano uomini-bonus, basti pensare a chi ha beccato un rigore fallito nei primi anticipi col rischio di non vedere nemmeno col binocolo il 66 al cospetto di un avversario che con i 6 d’ufficio e modificatore annesso raggiungerebbe la quota 1 gol senza nemmeno sforzarsi.

Vale, in definitiva, il consiglio di far valere i voti per tutti o nessuno ma almeno con la consapevolezza di aver giocato la gara ad armi pari, pur nel rischio fondato di un recupero lontano nel tempo che spesso comporta assenze o imprevisti di rosa non considerati nella fase della consegna iniziale. Perché in fondo, chi non rischia non può sperare.
 


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