MATCH REPORT 38° TURNO

Atalanta-Chievo Verona: l'Atalanta del Papu si qualifica per l'Europa League e festeggia nel suo stadio. Adesso dovrà soltanto confermarsi come un gruppo di giovani scatenati con la voglia di far bene in tutta Europa. Da qui riparte quindi quella che sarà l'Atalanta del futuro e che potrà stupire ancora con i vari Freuler, Papu e Conti anche se quest'ultimo nell'ultima partita ha deluso, bene invece Gollini che ha fatto un'ottima partita dando sicurezza al reparto. Attento in difesa Toloi che si è rivelato un ottimo difensore ed un muro per tutta la gara. Applausi anche per il Chievo che comunque si mostra una squadra molto solida e capace di infastidire qualsiasi avversario, con Seculin che para il parabile mentre invece Inglese e Pellissier che giocano di sponda senza trovare grosse occasioni. Male Birsa che crea davvero poco, Depaoli si conferma una piacevole rivelazione per la prossima stagione.        

               
Juventus-Bologna: la Juve vince anche l'ultima partita di campionato con la rete della classe 2000 Kean che si candida come rivelazione del prossimo anno e giovane promessa del calcio italiano. Oltre al gol del giovane talento bianconero è da sottolineare anche l'ingresso di Pjanic e la partita di Dybala che comunque dal via alla rimonta bianconera. Molto male invece Cuadrado che conferma una stagione di luci e ombre. Non male il Bologna che gioca una gara coraggiosa e senza paura, passando addirittura in vantaggio con Taider. Da Costa è incolpevole sui gol, mentre Masina entra male in gara. Gastaldello si fa sorprendere troppo centralmente, mentre Destro e Krejci non creano grosse occasioni da gol ma comunque risultano sufficienti.                        

 

Cagliari-Milan: finisce bene la stagione dei sardi con una bella vittoria nel loro stadio. A guidare la squadra cagliaritana sono state le prestazioni di J.Pedro che prima ha portato in vantaggio i suoi e poi ha causato il secondo gol di Pisacane, mentre Crosta ha giocato una partita pazzesca prendendo di tutto e parando anche un rigore a Bacca, anche se Lapadula ha spiazzato il giovane portiere. Proprio l'attaccante ex è tra i migliori, com Donnarumma che distratto dalle voci di mercato combina qualche guaio, così come Kucka e Bacca che sbaglia l'ennesimo rigore stagionale, Paletta invece si conquista un'altra espulsione, la 5.a in stagione. Ocampos entra molto bene per una spento e sfortunato Suso.

                       

Roma-Genoa: al di la dell'importanza della gara, questa era la partita di Totti, che dopo 28 anni lascia il calcio giocato e i suoi colori. Oltre a ciò si è vista una Roma troppo molle e senza motivazione in campo, che rischiava di farsi sfuggire il secondo posto contro un Genoa in gran forma. A risolvere la partita ci ha pensato l'ex Perotti, proprio il vecchio numero 10 del Grifone che dopo le reti di Dzeko e del finalmente Capitano De Rossi riporta la Roma in Champions. Dietro Fazio sbanda mentre Nainggolan non è mai decisivo, con Strootman che inventa tante giocate. Per il Genoa Lamanna ha poche colpe sui gol giallorossi, mentre Gentiletti gioca una partita attenta anche se nel finale rischia molto. Lazovic rischia di regalare una grande vittoria all'Olimpico ma la grande scoperta è il giovane Pellegri che mette in crisi i difensori della Roma col suo fisico e segna alla sua prima apparizione da titolare in Serie A, nella partita di addio di un attaccante formidabile.                        

 

Sampdoria-Napoli: non basta una grande vittoria al Napoli per guadagnarsi la qualificazione diretta alla Champions, ma almeno a Sarei rimane il record di punti e qualche rammarico per i punti persi in stagione. Come al solito brillano i tre piccoletti che segnano tre gol pazzeschi e di una classe assurda, ma non manca il gol del capitano Hamsik che si avvicina sempre di più a Diego. Koulibaly un muro, così come il centrocampo che lavora alla grande. Per la Samp non basta il solito gol dell'ex di Quagliarella e un guizzo di Alvarez per riaprire una gara condizionata anche dagli errori di Silvestre e Skriniar. Barreto prova a lottare mentre B.Fernandes non va oltre alla sufficienza.                  

 

     
Crotone-Lazio: si conclude una grande favola, forse la più bella e inaspettata di quest'annata con il Crotone che conclude un girone di ritorno pazzesco con la tanta attesa salvezza. A mettere la firma su questa gara è soprattutto l'ex magazziniere Nalini che passa dal supermarket alla permanenza on A con una doppietta magica, anche se nel mezzo non manca il gol del solito Falcinelli, trascinatore dei suoi. Barberis lotta alla grande e Martella finalmente torna a macinare chilometri. Inzaghi perde il quarto posto, ma rimane comunque una grande stagione per la Lazio che torna in Europa con grandi auspici e un Immobile che batte il suo record di gol in A, pure meglio del titolo di capocannoniere con la maglia del Toro. Anderson e Biglia sotto tono e Strakosha rivedibile suoi gol presi. Basta male nell'uno contro uno mentre Bastos rovina la sua partita e quella dei laziali.                        

 

Inter-Udinese: chiude in bellezza l'Inter una stagione deludente con ben cinque gol ed un Eder in forma smagliante. Perisic molto probabilmente saluterà Milano e lo fa con un gol, due assist e tante buone giocate. Gara di riscatto anche per Brozovic e Santon con un bel gol per il croato e tanta galoppate con assist per il terzino. Kondogbia causa il gol che chiude la gara con l'autogol di Angella. Widmer subisce di tutto sulla sua corsia, mentre Jankto non ripete la gara dell'andata. Zapata per salvare la faccia, con Felipe che riesce a portare almeno il 6 a casa.      

                 


Torino-Sassuolo: tanto spettacolo per una gara ricca di gol e bonus. Bonus pieni per Iago e Boyé che trova la prima gioia in A, mentre Baselli incorona una buona stagione con gol e assist per la rete di De Silvestri. Belotti ritrova il gol dopo cinque giornate anche se rimane il rammarico di non aver vinto la classifica capocannoniere. Per il Sassuolo questa era la gara di addio per Di Francesco che con la tripletta di Defrel saluta i suoi tifosi. Oltre al gol del francese, molto bene Politano e Sensi, non male nemmeno Pegolo troppo poco coperto. Cannavaro e Acerbi nel ciclone granata che non gli fanno vedere palla.      

                 
Fiorentina-Pescara: salva la faccia la Fiorentina e Paulo Sousa che saluta Firenze con una stagione abbastanza deludente. Per la Viola Babacar riesce almeno a regalare un assist a Saponara, che da trequartista cambia la gara. Vecino segna un gol spaziale da centrocampo, mostrandosi sempre utile, mentre Bernardeschi e Chiesa si accendono a sprazzi con il figlio d'arte che chiude con un'espulsione. Per il Pescara si deve ripartire da questo finale con le reti dei due bomber Caprari e Bahebeck, con Muric e Verre nelle vesti di assistman. Memushaj e Zampano rimangono tra i migliori della stagione.                        

 

Palermo-Empoli: ci pensano i rosanero a mettere fine ad una stagione di sofferenza per l'Empoli con una sconfitta inaspettata e mettendo a tacere le voci sul paracadute. Per il Palermo Nestrorovski e Rispoli anche stavolta sono i migliori in campo mentre Henrique con quel gol da colore ad una stagione in bianco e nero. Aleesami spento sulla sua corsia con Fulignati ancora decisivo. Per l'Empoli tanta delusione per Croce e Maccarone che si divora il gol della salvezza, mentre Krunic segna ma le speranze sono già perse. Dioussè condanna i suoi con un errore incredibile.


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