MATCH REPORT 18° TURNO

Atalanta-Empoli: vittoria di sofferenza ma importante per la Dea che con una buona prova di forza, supera un buon Empoli e si conferma la grande sorpresa di questo inizio di stagione, ringraziando soprattutto un'incognita del campionato, D'Alessandro. L'uomo che ha cambiato la gara però è stato il centrocampista Kessiè che con il suo ingresso in campo dà una svolta alla gara prima col gol e poi con un'azione di sfondamento ha causato il raddoppio della squadra del Gasp. Male sulla corsia Conti, ma Spinazzola ha fatto faville sulla corsia opposta. Inutile il gol di Mchedlidze che illude solo i toscani sul cross di Dimarco sempre utile sui calci piazzati, mentre il resto della squadra col suo atteggiamento passivo ha permesso agli avversari di superarli. 

 

Inter-Lazio: la super Inter di Pioli sta iniziando a prendere forma battendo l'ex squadra dell'attuale mister con un netto 3-0. A guidare i neroazzurri alla vittoria come al solito ci ha pensato Icardi e Banega, che quando vede alle romane segna sempre e si riprende il centrocampo dell'Inter, così come Kondogbia e D'Ambrosio, tra i migliori nei loro ruoli. Per i laziali, ottima la prova di Anderson che più di una volta mette in mostra il suo estro, ma malissimo Immobile, ormai da troppo a digiuno dal gol, mentre la difesa dei biancocelesti balla troppo, tra cui anche De Vrij e Basta.

 

Cagliari-Sassuolo: partita straordinaria ricca di gol e spettacolo, dovuta a pessime difese e attaccanti in forma. Parte forte il Cagliari che con Sau prima passa in vantaggio, ma poi con gli errori di Pisacane e Capuano si fa rimonatre dai gol di Adjapong, dopo una giocata di Mazzitelli, e Pellegrini, poi espulso per un'entrata dubbia su un avversario. Poi dopo il rigore di personalità di Acerbi di scatena il Cagliari con le giocate di Di Gennaro, Farias e Borriello segna ben tre gol e superano la squadra di Di Francesco che ormai vive un periodo di crisi nera.

 

Fiorentina-Napoli: altra gara ricca di spettacolo, dovuta soprattutto al talento di Bernardeschi, Insigne e Mertens. Gli azzurri passano in nataggio due volte prima con una magia di Insigne e poi con un gol di Mertens, che sfutta l'errore del solito Tomovic, ma per due volte consecutive il talento Viola fa esplodere il Franchi con un gol su punizione, e poi con una magia da fuori are. Per concludere la serata il Berna ha servito anche un gran pallone a Zarate che mette il pallone alla spalle di Reina. Soltanto un rigore procurato dal belga azzurro , poi trasformato da Gabbiadini, salva Sarri da una sconfitta che avrebbe avuto il sapore di beffa.

 

Palermo-Pescara: pareggio che non serve a nessuna delle due squadre, anche se i rosanero avevano sperato nella vittoria dopo l'incredibile gol di Quaison e le parate di Posavec, ma le poche occasione avute da Nestrorovski e gli errori di Gonzalez permettono a Biraghi e il Pescara di pareggiare e salvare la panchina di Oddo, soparattutto per i meriti di Memushaj e Caprari che stavolta non sbagliano e giocano un'ottima gara.

 

Roma-Chievo Verona: vince con qualche difficoltà la Roma, che inizialmente va sotto con un errore di Peres, che permette a De Guzman di sorprendere Szczesny di testa. Nel secondo tempo poi i giallorossi si scatenano e salgono in cattedra i campioni: prima il Faraone su punizione, Dzeko sotto porta e per chiudere la gara c'è stato bisogno di un penalty di Perotti. Oltre a questi giallorossi si è messo in luce Fazio, mentre Salah è apparso ancora acciaccato. Meglio del solito Izco che fa bene il suo lavoro a centrocampo, mentre Birsa non riesce mai a creare qualcosa d'importante. Fa ciò che può sugli attacchi avversari Sorrentino, incolpevole sul gol.

 

Sampdoria-Udinese: nulla da sottolineare nella sfida tra blucerchiati e bianconeri, con i due portieri quasi inoperosi, mentre i sue attacchi troppo sterili per inpensierire le difese avversarie. Tra i peggiori risulta sempre Quagliarella, che ormai sembra aver perso il posto per Schick, mentre Torreira e Sala giocano con tanta qualità in campo. Dall'altra parte, delude Thereau, che abbandona da solo Zapata che non può nulla senza la sua spalla e anche da questo lato, brillano i difensori, con Danilo e Felipe insuperabili.

 

Torino-Genoa: stavolta serve a qualcosa il gol del Gallo, che dopo Juve e Napoli, punisce anche il Genoa. Il Toro con l'estro di Ljaijc e i miracoli di Hart ha risolto una partita che stava diventando insidiosa, ma anche gli errori di Burdisso hanno permesso a Belotti di seminare il panico nella difesa del Grifone, mentre Obi lascia ancora l'amaro in bocca a Mihajlovic che rimpiange di averlo messo in campo. Bene in porta anche Lamanna che non fa sentire l'assenza di Perin, mentre Ninkovic si mostra ancora il più talentoso della squadra di Juric, così come Izzo che nonostante l'ammonizione rimane sempre il più affidabile dei tre, al contrario di Pandev sempre più inutile alla causa rossoblù.


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