MATCH REPORT 14° TURNO

 

Torino-Chievo Verona: bastano soltando 2' minuti a Iago per far risedere Boyè in panca e convincere Mihajlovic e tutti i tifosi del Toro che è lui l'uomo in più di questa squadra, anche se fino ad allora aveva sfigurato. L'ex genoano quindi non è stato il migliore dei suoi nonostante la doppietta vista la grande prova difensiva di Castan e le incursioni di Zappacosta, che sembra aver superato di netto De Silvestri nelle gerarchie. Si sveglia troppo tardi il Chievo che con i soliti noti, Birsa e Inglese, prova a riprendere una gara che sembrava ormai chiusa anche perchè Gobbi e Cacciatore dopo essere stati protagonisti lo scorso turno, qusta volta hanno svolto una pessima gara.

 

Empoli-Milan: ha messo a tacere, ancora una volta, le tante voci sul suo conto e sugli ultimi numeri 9 che hanno segnato all'Empoli. Stiamo parlando del bomber Lapadula che con il sacrificio della punta vecchio sampo ha conquistato il cuore della sua tifoseria mostrandosi capace di risolvere partite complicate con gol importantissimi, anche se buona parte del merito è anche di Suso, anche lui sta vivendo un momento magico, e Bonaventura, mentre Locatelli e Pasalic sembrano stanchi e fuori forma. Nulla da fare per l'Empoli che si era illusa col gol di Saponara dopo un erroraccio di Donnarumma, ma sono state troppe le occasioni sprecate da Maccarone e si è sentita anche l'assenza di Pucciarelli, mentre il reparto arretrato è stato inguardabile per come ha sofferto i rossoneri. 

 

Palermo-Lazio: non si ferma più la Lazio di Inzaghi che ormai ha trovato il Milinkovic una talento immenso, che abbinato a quello di Biglia a centrocampo da tanta qualità alle iniziative poi dell'attacco, anche se Immobile è da tempo che non trova la via della rete. In difesa ancora una conferma per Wallance e Basta. Non ha mai creato un'occasione il Palermo, esclusa quella inventata dal nulla di Nestorovski che come al solito è l'unico a salvarsi in questa squadra, anche perchè il centrocampo non gira, nonostante la qualità di Diamanti che finora ha dato poco a questa formazione, così come la difesa che aveva ritrovato Gonzalez che a fine gara si è fatto cacciare fuori su un'entrata inutile su Lombardi.

 

Genoa-Juventus: clamoroso al Marassi, dove un Super Genoa mette K.O. la Juventus di Allegri nella prima mezz'ora di gara, nella qiale Simeone e l'autogol di Alex Sandro chiudono subito la gara, mentre è inutile il gol di Pjanic con la solita punizione pennellata. Per il Grifone sono state significati le prestazioni di Rincon e tutta la difesa che ha fermato senza faticare le iniziative bianconere. Molto peggio invece Alves e Cuadrado, senza dimenticare i pasticci di Bonucci, mentre il bosniaco e Buffon salvano la faccia.

 

Bologna-Atalanta: ormai non è più una sorpresa questa Atalanta che non si ferma più e supera con faciltà anche il Bologna che crea poco o nulla di fronte a Sportiello (ritornato titolare). Per i bolognesi vista la scarsa capacità di creare occasioni da gol vengono puniti Destro e Dzemaili, mentre Torosidis è stato pessimo tutta la gara. Per la Dea invece brilla come succede ultimamente tutta la difesa e con ormai i volti noti di Gomez e Kurtic che Gasperini sogna l'Europa.

 

Cagliari-Udinese: ritorna alla vittoria il Cagliari che si affida alla fantasia dei piccoletti Farias e Sau che regalano tre punti importantissimi per la squadra sarda che col tacco dell'ex giocatore della Juve Stabia, ferma l'Udinese di Del Neri che oltre al gol di Fofana centra ben due pali. Bene Padoin e Isla che lavorano bene sul secondo gol. Per l'Udinese gli unici a salvarsi sono stati Kums e Thereau che al contrario di Zapata e Jankto creano tanto e giocano una gara più che sufficiente.

 

Crotone-Sampdoria: un pari che non serve a nessuno, soprattutto ad un Crotone che non sfigura ma viene fermato da un gol di B.Fernandes. I padroni di casa infatti, passano in vanataggio col solito gol di Falcinelli anche se stavolta a brillare nel tridente e Palladino, mentre i miracoli di Cordaz hanno permesso a Nicola di mantenere il risultato fisso sull'1 a 1. Per la Samp invece c'è stata l'ottima prova di Silvestre che è stato un gigante in difesa, così come Skriniar, mentre in attacco Quagliarella e Muriel si limitano al compitino.

 

Roma-Pescara: vittoria di sofferenza per la Roma che nel fianle rischia di buttare tre punti guadagnati soprattutto nel primo tempo con le reti del bomber Dzeko e le magie di Perotti. Determinanti sono state anche le parate di Szczesny, mentre Spaletti deve ricalibrare la difesa. Il Pescara invece ritrova il gol di Caprari e Memushaj anche se pure in questo caso la difesa balla troppo, eccezion fatta per Zampano.

 

Napoli-Sassuolo: tante occasioni create e al solito tiro subito prende gol. Questo è il riassunto delle partite degli azzurri che sprecato tanto e quel poco che subiscono viene punito. Almeno Sarri ha ritrovato l'estro di Insigne che con un'altra magia ha fatto soltanto illudere i partenopei, visto che sull'errore di Hysaj, Defrel ha punito Reina. Bene ancora una volta Hamsik, mentre per il Sassuolo si rivede un'ottimo Missiroli, era partito bene anche Politano che però esce subito dalla gara per infortunio.

 

Inter-Fiorentina: gara spettacolare tra la Viola e l'Inter che con un super Icardi e gli esterni ritrovati (Candreva su tutti) batte con qualche difficoltà la squadra di Sousa che ci prova fino alla fine. Stranamente per l'Inter dopo una grande serata l'unica nota stonata è quella di Miranda che anche dopo il derby sbaglia sui gol avversari, mentre ormai Rodriguez in difesa non costituisce la solita garanzia che invece sta dando Astori. Ritrovati pienamente Ilicic e Kalinic sotto porta.


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